In molti ci hanno chiesto: “come avete fatto a intervistare John Hegarty?”. Semplice, gli abbiamo chiesto un’intervista. Così, sul primo numero di Bill potete delibare i suoi lampi di illuminata sapienza. Se poi volete conoscerlo ancora più da vicino, un modo è recarsi a Cannes, al prossimo Festival che lo vedrà come relatore in una attesissima “lectio”. Oppure…
Dopo aver letto che i volontari scelti da Alemanno per spazzare la neve hanno chiamato i vigili perché circondati da neve, billmagazine non può non intervenire. Con questo spot. Lo sappiamo che è del 1964, e magari l’avete già visto. Ma lasciamo che la sua grandezza fiocchi ancora una volta.
Come esprimere un sano credibile orgoglio nazionale? Tema molto dibattuto nella pubblicità italiana di questi tempi. Tentativi tanti, che soddisfino pochi.
È in commercio il “David Lynch Coffee”. Come si legge sul sito dedicato al prodotto, David è stato sempre un grande amante del caffè.
La banca dispiega la bandiera nazionale, e un piccolo popolo di spettatori applaude. È un plot che collega curiosamente l’Italia e il Qatar (e chissà chi altri). Guarda gli spot.
In questi anni i pubblicitari sono stati accusati di tutto: del deterioramento dei costumi, di 17 anni di telecrazia, del deturpamento delle città…
Nel primo numero di Bill traduciamo un’intervista del 1977 a Bernbach inedita in Italia. Ecco qualche stralcio.
Un giorno abbiamo chiesto a Reed Young di documentare gli slogan che fiorivano tra la gente di Occupy Wall Street. Ecco il risultato: grandissime foto. Qui ve ne mostriamo qualcuna, tutte le altre su Bill n.1.
Su Bill n.1 intervistiamo Ali Ali, il creativo egiziano che ha firmato la campagna Panda Cheese (oro a Cannes 2011, agenzia: Elephant Cairo). Ecco un estratto dell’intervista, nel quale ci illumina sul nesso tra una barretta di cioccolato e la primavera araba.
Ogni numero di Bill sarà di un illustratore diverso. Il n.1 è stato firmato – copertina compresa – da Alvaro Tapia. È nato in Cile, vive a Grenada, collabora con Wired e Piauì. Grazie ad Alvaro, buona visione a voi.
Bill ha intervistato Nicolas Courant, direttore creativo Memac Ogilvy Tunisia, ora a Cannes per “Tunisia 2014″. Ci ha raccontato una case history senza precedenti: è come se il cliente fosse il paese intero. Guardate un po’.
È baronetto, ha fondato la BBH ed è uno dei più influenti pubblicitari al mondo. John Hegarty ha appena mandato in libreria la propria autobiografia edita da Thames & Hudson. Buono il titolo – “Hegarty on Advertising” – ma soprattutto il sottotitolo: “Turning intelligence into magic”. In anteprima per Bill, Guido Cornara ha tradotto qualche “magico” estratto.