La maggioranza dei lavoratori edili nei paesi arabi arriva da una certa zona di mondo. Quella pazza per il cricket. India, Bangladesh, Sri Lanka, Pakistan: luoghi nei quali questo sport – per noi un assoluto mistero – è una vera religione. Ed ecco l’idea.
Organizzare una “Coppa del Mondo” di cricket per tutti i muratori emigrati, con tanto di stadio, maglie e tifoseria. Sprite Cricket Stars, così si chiama. Ovvero, una delle creatività più belle e gioiose viste da molto tempo: ecco come la pubblicità e i marchi possono essere ben altro che inutili e fastidiosi. Spettacolare il finale della case history, nel quale si fa il bilancio del successo dell’iniziativa sui social network e… ma perché anticiparlo? Buona visione.
Dal mondo arabo all’oceano indiano seguendo il volo di una palla. L’agenzia è Memac Ogilvy, la stessa di Nicolas Courant, che sul primo numero di Bill ci ha raccontato quel magnifico lavoro sulla democrazia in Tunisia. E se volete avere un’idea di che regalo sia stato questo torneo per quella gente e di cosa significhi il cricket da quelle parti, guardate questo commercial, recentissimo e tanto tanto indiano.